Monte Matajur (FV-319) 21/09/2014

La giornata inizia alle 7 con una situazione meteo surreale. C’è talmente tanta nebbia che non riesco a capire se ci son nuvole o è sereno!!!

Decido nel dub
bio di partire alla volta del Rifugio Pelizzo situato a 1325 m. sul monte Matajur (FV-319) e punto di “attacco” per la cima.

Rapido inventario e mi accorgo che lo zaino arriva a circa 12 kg più un boom in alluminio da 3,40 m diviso in 2 tronconi… evidentemente la mia ottimistica previsione in merito al peso finale (8 kg)  è brutalmente sbagliata. Ok ormai è tardi e parto.

Avvicinandomi al Matajur la nebbia si dirada svelando nuvole basse e tempo non proprio ottimale. Arrivato al rifugio però la sit
uazione pare migliorare ed inizio la salita.

La cima dista 45′ dal rifugio (come indicato sul cartello CAI), quindi per cavradamataevitare di arrivare sotto il minimo stabilito dal regolamento SOTA, prendo una deviazione per le malghe Mersino seguendo il sentiero CAI 750 e 725.  Mi accorgo subito però di aver sopra valutato la mia forma fisica. I 20 anni passati dalla Scuola Militare Alpina di Aosta ed il peso dello zaino si sentono tutti ed inizio a pentirmi di non aver fatto la via breve. Durante la salita un leggero scroscio di pioggia mi rinfresca poi d’incanto sole e cielo sereno.

Arrivo in cima in 1h e 25”.  Non c’è nessuno, ma decido di posizionarmi in un luogo sufficientemente distaccato dalla chiesetta presente sulla montagna, onde non disturbare la tranquillità di eventuali presenti non interessati alle ripetute chiamate CQ SOTA.

Si inizia…..

L’antenna 7 elementi leggerissima auto-costruita su progetto DK7ZB ed ottimizzata per un rapido montaggio senza attrezzi è ready in 3 minuti.

Come cavo ho optato per 3 metri di un RF240, più rigido di un RG58, ma con le stesse dimensioni e con una perdita a 144Mhz molto simile al RG213.

Batteria da 12A che ora definirei eccessivamente potente ed eccessivamente pesante

Cavalletto da macchina fotografica con prolunga tutto esteso ad 1,80m.

Setto la potenza dello Yaesu 817ND a 2,5W, collego il tutto e provo l’SWR. Ago fermo da 144 a 145800, a quanto pare funziona !!!.

Come non detto l’euforia dura poco….prima chiamata ma l’OM mi sente ma “arrivo gracchiante”.

Mi accorgo che qualcosa non funziona nel microfono. Muovendo il connettore RJ lato mic la radio sale o scende di frequenza. Trattengo una sfilza di imprecazioni trovandomi all’ombra di una chiesa e provo a muovere il cavo fino a quando trovo un punto tale che funziona e finalmente inizio i collegamenti.

IZ4, 9A1 IZ5 l’antenna è una bomba e con 2,5watt mi faccio sentire ben lontano. In ricezione è incredibilmente selettiva. Basta ruotarla di pochi gradi per ottenere l’effetto di un filtro SSB e cancellare il vicino di frequenza che sovramodula il tuo interlocutore.

Arrivato a 10 QSO il microfono decide che per oggi “si chiude”!!! Non da più segni di vita ed io riesco a stendo a trattenermi dal lanciarlo 1300 metri di sotto!!!

Scendo al rifugio Pelizzo dove trovo ad aspettarmi un piatto di gnocchi di zucca con ricotta affumicata…e la rabbia per microfono rotto magicamente svanisce.

Come prima partecipazione SOTA sono ugualmente entusiasta. La formula mi piace e mi permette di unire 2 passioni (montagna e radio) allo stesso tempo.

Sono rimasto stupito dalle prestazioni dell’antenna e da cosa si possa fare in QRP.

Ringrazio per la pazienza tutti coloro che ho contattato. Provenendo da 20 anni di  modi digitali si trattava del mio esordio in fonia, ed è un nuovo mondo.


ANNOTAZIONI:

  • Alleggerire lo zaino (no bottiglia acqua da 1,5Lt)
  • Batteria da 7A più che sufficiente
  • Prevedere nello zaino un mini stagnatore a gas ed un set di cacciaviti
  • Costruire una LFA 10 elementi !!!!

Alla prossima attivazione

Saluti

 

IV3ZNK – Luca

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