Monte Coglians I/FV-314

Avvicinamento al Rifugio Marinelli

24-25 Agosto 2017 in JN66NH – Come promesso il mese scorso, cima da 10 punti, nonché la vetta più alta del Friuli. Una 2 giorni iniziata con partenza dal Rifugio Tolazzi di Collina e avvicinamento al Rifugio Marinelli che fungerà da campo logistico e da cui partiremo il giorno successivo per la cima del Monte Coglians. Prima di tutto un immenso ringraziamento ai gestori del rifugio Marinelli ed a tutto il personale. Mantengono la struttura ricettiva in maniera meravigliosa. Esteticamente impagabile è munita di ogni confort. Plauso al cuoco ed alla sua cucina carnica che ci ha viziato con dei piatti meravigliosi. La salita del venerdì sono circa 2 ore tra il bosco ed i prati sommitali, resa difficile dagli zaini pesanti riempiti del necessario per il pernottamento e nel mio caso da due caviglie decisamente mal messe che si faranno sentire senza sosta togliendomi in parte il piacere dell’escursione. Come al solito, gruppo composto dallo scrivente, IW3RPY Paolo con figlio al seguito (Matteo) e la fotografa Nadia che altri gruppi ci hanno chiesto in prestito per documentare le salite.

Alba

Dopo una sveglia alle 5.50 per vedere l’alba e fatta abbondante colazione alle 06.30, ci siamo incamminati poco dopo le 7.00 per i primi tornanti tra i prati a nord del rifugio.

Ultimi fili d’erba

Circa 45 minuti dopo eravamo alla prima difficoltà giornaliera, il primo ghiaione della giornata che ogni anno che passa diventa sempre più difficoltoso ed infido.

Parte finale del ghiaione

Abbiamo deciso di risalirlo tenendoci sul lato destro a ridosso della parete rocciosa, a logica il punto più riparato dalle scariche di sassi e rocce che si staccavano dall’alto causate da ulteriori escursionisti. Passato questo ci sono ancora 20 minuti di percorso tra rocce e passaggi scoscesi prima di arrivare al secondo ghiaione che pur essendo più breve del precedente è marcatamente più ripido e pericoloso.

Passaggi instabili

Passato questo si giunge rapidamente sulla cima. Oggi mi ero organizzato per issare un’antenna endfed con un aquilone da 3,2 mq, ma purtroppo le correnti ascensionali sulla cima arrivavano dal lato sbagliato ed avrei creato disturbo a tutti gli escursionisti in vetta.

EndFed sloper
EndFed Sloper

Motivo per cui l’ho disposta a sloper tra 2 creste di roccia. Velocemente ho messo a report il necessario per l’attivazione per poi passare agli stilo della Comtrack sui 15m.

Stilo 15M

Trovo subito un operatore SOTA che chiama dalla Polonia, ci scambiamo i rispettivi dati e felice dell’ennesima prova positiva degli stilo, inizio a sbaraccare la stazione.

Setup minimal

Nel frattempo la cima era diventata davvero troppo piccola per tutte le persone arrivate e la temperatura era ben sopra i 30 gradi. Discesa non senza difficoltà causate dagli instabili ghiaioni e dalle mie caviglie di cristallo. Segue meritato spuntino al rifugio Marinelli. Per chiudere la giornata 1 ora e 20 minuti di discesa verso la vettura e rientro a casa.

Si scende…

L’obbiettivo test della giornata, l’aquilone con l’antenna filare, verrà spostato alle prossime giornate nei mesi di ottobre o novembre. Prossimamente ci sarà il SotaDay n°7 ed intendo attrezzarmi al meglio per non sfigurare in classifica.

Considerazioni sull’uscita:

  • L’antenna Endfed funziona egregiamente ma la disposizione a sloper non è delle ottimali.
  • In 20M qui sul confine est in zona 3 è presente da circa un anno un segnale che spazzola lentamente tutta la banda tacitando una fascia di circa 30 – 50 Khz. Non l’ho rilevato su altre frequenze ma in una banda già limitata da una propagazione penosa, obbliga a spostarsi spesso di frequenza e a perdere molto tempo. Inizio a considerare di operare in 18 o 15 metri
  • Ho finalmente realizzato il primo QSO in CW !!! Un anno di sacrifici in sezione ARI che alla fine ripagano (grazie Antonio)

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