Monte Raut I/FV-321

Che lo Sforzo sia con me

Partenza all’alba in direzione Maniago, località Andreis. Una zona da me poco conosciuta ma ricca di innumerevoli cime che sto lentamente riscoprendo. Così dopo l’uscita sul monte Fara con partenza da Boscplans, quest’oggi ritorno su quei sentieri per raggiungere Pala Barzana punto di attacco del sentiero che mi condurrà sul monte Raut, 2025 metri di roccia con una visuale da sogno sulla pianura friulana e mezzo Veneto. Quest’oggi non mi farò mancare nulla:

  • Levataccia mattutina alle ore 5
  • Un ghiaione sotto il sole
  • Canaloni attrezzati
  • 1200 metri di dislivello
  • una sfida personale con le mie caviglie logorate da 35 anni di pallavolo…

Oggi esco in solitaria quindi lo zaino è stato soppesato e valutato a lungo. Oltre ad acqua e cibo, trovano spazio 2 moschettoni e 2 metri di corda, lo Yaesu 817ND, la batteria al litio da 9Ah e gli stilo della Comtrak per i 10-15-20 metri. Niente antenne vistose, niente accordatore, niente cavi, niente log cartacei o penne. Log android sul cellulare ed il peso risparmiato è notevole. Sceso dalla macchina e superato il primo shock dato dalla vista della cima 1200m. più in alto della forcella Barzana, si parte imboccando il sentiero CAI 967 verso la casera Barzana. Ehm… forcella/casera/pala Barzana…non si può dire che abbiano avuto molta fantasia nei nomi! Il sentiero parte con una pendenza decisa e mano a mano che si sale la vegetazione diventa sempre più bassa e rada. Prima della casera il sentiero attraversa alcuni punti franosi ma non esposti o pericolosi. Raggiunta la casera, prima sosta ed il panino portato per il pranzo sparisce immediatamente seguito dal Gatorade… un modo come un altro per alleggerire lo zaino.

Gnomo del Ghiaione…

Si riparte col sentiero che si inerpica tra l’erba alta ed i pini mughi fino al canale misto ghiaione che mi porterà al tratto attrezzato che sale verticale alla Forcella della capra. Lo prendo con calma perché le tracce del sentiero sono alquanto vaghe anche se il percorso è praticamente obbligato. Intanto il sole si fa sentire e non poco. Sono ormai le 9.30 ma il caldo è di quelli da uscita estiva.

Madonnina della Forcella Capra

Oltrepassato il tratto attrezzato, raggiungo finalmente Forcella della capra e dopo una breve sosta ad ammirare il panorama parto per l’ultimo tratto che mi porterà alla cima.

Panorama dalla dorsale

A questo punto si cammina sulla cresta della dorsale, con la cima del Raut che ormai è a pochi metri.

Panorama dalla dorsale 2

Mancano solo 2 piccoli tratti attrezzati e finalmente si è in cima. L’orologio dice 3 ore e 15 minuti…  Oggi manca Nadia motivo per cui le foto le estrarrò dal video fatto con la GoPro. Dopo un minuto di relax e 2 parole con 2 ragazzi trovati a prendere il sole sotto la croce di vetta, preparo in pochi secondi l’attrezzatura ed inauguro velocemente il log.

Cima Raut

A tal riguardo ammetto che il log Android non è male e dato che c’è copertura telefonica posso usare internet per compilare tutti i campi automaticamente!!! Oggi visto le antenne non mi aspetto grandi performance ed invece ecco che in 15 metri mi risponde il Marocco e subito a ruota la Svezia. Nel giro di 1 ora metto a log svariati paesi europei anche se mi secca essermi lasciato sfuggire il collega dallo Stato del Vaticano. Terminati i collegamenti si scende per la stessa strada della salita facendo solo un pò più attenzione sul canalone. E’ ora di tornare a casa, con una cima in più e con un log ancora più carico. Un ringraziamento speciale al simpaticissimo francese che mi continuava a chiedere di ruotare l’antenna verso di lui  e che mi ha passato un infastidito rapporto di  53!!! C’est la vie

I miei migliori 73

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