Punta Lausciovizza – I/FV-336
La cima pur non essendo in quota prevede un dislivello di circa 830m. La partenza è di quelle con la sveglia “fastidiosa” alle ore 6 di mattina in modo da non trovarsi sul versante esposto al sole nelle ore più calde, riuscendo così a completare l’attivazione senza rientrare lessati.
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Lo start per il GPS è alle ore 7.00 da passo Tanamea, 851m di quota, ex minuscola località sciistica anni 70 con annesso valico per la vicina Slovenia. La prima parte del percorso è tutta nel sottobosco, con un sentiero ben segnalato che si inerpica senza sosta fino al bivio tra i sentieri CAI 711 e 711a.
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A rendere difficile la salita, il substrato di foglie e la decisa pendenza obbligata da un tracciato piuttosto verticale. Giunto al bivio (30’ dalla partenza) ho optato per il sentiero 711a che porta direttamente al rifugio ANA Monteaperta dedicato all’8° Alpini, situato a quota 1468. Il sottobosco permette di restare all’ombra e ad una gradevole temperatura fin quasi al rifugio. Giunto al sito, breve pausa e successiva rapida salita alla Punta Lausciovizza.
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Il sentiero è ben visibile e parte sul lato a sud del rifugio. Sale su un sottofondo di rocce fino ad un trivio dove una tabella ci indica tempi e destinazioni.
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Preso il sentiero di sinistra si percorre la dorsale del Gran Monte fino alla cima Lausciovizza (30 minuti circa dal rifugio). Come al solito oggi utilizzerò la MFJ1979 e il “kit” Comtrak composto da 2 stili per i 6 e i 15 metri. Allestita la postazione ed issata la MFJ, parto con i 20 metri. Velocemente riesco a mettere a log il minimo sindacale per l’attivazione.
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Propagazione come al solito scarsa ma ci sono decine di stazioni belghe, i soliti russi, inglesi e qualche polacco. La temperatura in vetta nel frattempo era prossima ai 33°c e lo Yaesu 817 iniziava a scaldare come un tostapane… Ho deciso così di passare a testare i caricatissimi stilo della Comtrak. In 50 Mhz decine e decine di stazioni per un contest. Non volendo però “disturbare” mi sono limitato ad ascoltare per qualche minuto. Incredibili comunque i segnali dal sud Italia e dal Montenegro. Stessa cosa in 15 metri. Anche qui aria di contest, con decine di stazioni in chiamata.
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Tra queste però trovo anche chi il contest non lo fa. Rispondo al CQ e metto a log un ulteriore collegamento. Considerata la temperatura ed il sole a picco, smonto rapidamente la stazione e ripercorro a ritroso il percorso dell’andata. Dalla cima di punta Lausciovizza l’apertura verso sud e verso ovest è fantastica. Vale veramente la pena tenerla in considerazione come cima per un SotaDay. Forse un po’ ostica come salita con un boom da 4 metri… ma si può fare!
Considerazioni:
Gli stilo della Comtrak coadiuvati da un singolo radiale filare tagliato a 1/4 d’onda e collegato alla massa dell’817 sono fenomenali. Prossimamente sulle cime da 10 punti o in previsione di ferrate, fungeranno da antenna principale. Poco ingombranti compensano la scarsa resa sfruttando al meglio le caratteristiche del SOTA: l’altezza sul livello del mare e la pulizia dalle interferenze cittadine.
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